sabato 29 giugno 2013

I Segnalibri di Linda Finardi

http://isegnalibri.weebly.com/   di Linda Finardi

Immagine“Aquilius e la Stirpe del Drago”, F.M Ferraris e C. Sosio, De Ferrari 2011.

Non solo per giovanissimi, ma per ogni fanciullino che abita in noi e vive di immaginazione e sensibilità. E come suggerisce il Pascoli bisognerebbe quasi togliere quelle categorie che razionalizzano i generi separando forse un po’ anche le generazioni, per godere appieno del mondo fantastico creato da Franca Maria Ferraris e Cristina Sosio.

Il racconto è direttamente svelato da Octavia, giovane protagonista femminile insieme al fratello Max e al Draghetto Mago. Ma molti altri sono i personaggi che si incontrano nella storia, a volte appartenenti solo alla realtà come i genitori, la nonna, i professori della scuola, e altre volte - molte di più - appartenenti al mondo della favola, gli elfi, le fate e le streghe e i malefici. Il Draghetto, insieme ai preziosi Gatti Sapienti, sono invece i personaggi “traghettatori”: si potrebbe dire che sono la fantasia che regna nella realtà perché sono gli unici personaggi fantastici che le Autrici fanno esistere, insieme ai protagonisti umani, sia nel mondo reale sia nel coloratissimo mondo di Elfilandia. E questa loro sana duplicità permette di guidare e proteggere i ragazzi nella loro avventura, in ogni entusiasmante ma anche delicato passaggio tra la realtà e la fantasia. Situazioni di fantasia e situazioni di realtà si alternano in tutto il libro, dapprima poco a poco per poi dare al lettore un mondo sempre più fantastico, con un exploit nel capitolo ventisei, giustamente tenuto quasi alla fine, denso di fantasia allo stato puro misto a poesia. Inoltre, se quasi fino alla fine l’Autrice-scrittrice permette al lettore di tenere una distanza tra sé e ciò che accade, in modo da dare lui l’opportunità di riflettere, nel capitolo citato questa distanza viene azzerata: non c’è più nessuna spiegazione da dare mentre si combatte contro il male.

Sotto all’alto paradigma “bene-male” in cui si fa riferimento costantemente in tutto il racconto, sono posti una serie più dettagliata di valori, come quello delle piccole e grandi scelte, della verità, della fiducia, della lotta contro la violenza (interessantissimo il riscatto delle streghe), dell’importanza dello studio e della lettura, e anche quello della politica. I protagonisti, ad esempio, saranno portati anche a contrapporsi ferocemente al male, ma solo dopo aver attivato una politica di dialogo con le forze che lo incitano, un suggerimento forse non così diffuso tra i Fantasy, i quali si sviluppano in situazioni dove il conflitto è già in atto.

Alla fine vince il bene. Quasi a darci la speranza che siamo sempre in tempo per sconfiggere il male, la negligenza e la noncuranza degli uomini verso la propria storia, che sia quella del patrimonio storico e quindi della comunità, che sia quella del singolo. L’intento delle Autrici è, come anche la parola “Stirpe” nel titolo lascia intendere, quello di ristabilire e consegnare ai ragazzi (ma abbiamo detto anche a tutti noi) il legame tra presente, passato e futuro, che rischia oggi forse di venire meno. Il bene vince quando i ragazzi hanno conosciuto la loro storia attraverso la conoscenza dei loro antenati e quando hanno conosciuto la storia del loro paese (il romanzo è ambientato nella cittadina di Quiliano e vuole proporre la storia in maniera più accattivante per i ragazzi). Quando nel mondo fantastico vince il bene iniziano i lavori di restauro del castello nel mondo reale….. Il bene è, insomma e in conclusione, il recupero e la cura delle nostre radici.

@lindafinardi

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